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 Il MANGHEN GRIMPEUR è una delle importanti novità proposte dal G.S. Lagorai Bike per il 2014.

 

manghen grimpeur

Si tratta di una sana sfida sportiva non agonistica, ma prettamente escursionistica, che prevede l’assegnazione di due premi simbolici in funzione dell’abilità e della fedeltà dei partecipanti: il Manghen Grimpeur Gold al ciclista che avrà scalato in bicicletta complessivamente più volte il Passo Manghen durante la stagione e il Manghen Grimpeur Silver al ciclista che avrà collezionato più passaggi nelle quattro strutture partners dell’iniziativa: Bar da Chin, Osteria La Casina, Ristorante La Baessa, Rifugio Manghen. Entrambi i premi avranno carattere stagionale e il periodo di validità coinciderà con il periodo di apertura della strada e del Rifugio Manghen. Ogni ciclista potrà ritirare presso le due strutture di partenza (Bar da Chin o Osteria La Casina) il coupon nominale, una sorta di carta d’identità sulla quale saranno apposti i timbri che valideranno le scalate del Manghen. La premiazione si terrà a novembre con cerimonia pubblica durante la Sagra di San Leonardo a Castelnuovo.

pdf REGOLAMENTO "MANGHEN GRIMPEUR 2014"

 

ALBO D'ORO

 

PREMIO GOLD

PREMIO SILVER
2014 #1 Franco Bertagnoni Daniel Groff

IL PASSO MANGHEN

manghen

Il Passo Manghen è un valico alpino posto a 2047m di altitudine nel cuore della Catena del Lagorai, il selvaggio gruppo montuoso situato nel Trentino Orientale. Separa orograficamente le Comunità della Valsugana e Tesino e della Val di Fiemme.

La salita è impegnativa quanto ardita, tra le più suggestive e ambite del panorama ciclistico internazionale. Gli scorci e i paesaggi che si possono ammirare lungo i 37 km tra Telve e Molina di Fiemme rendono questa strada particolarmente amata dai ciclisti.

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L’ascesa dai due versanti è stata teatro anche di numerose combattute tappe di alta montagna del Giro d’Italia:

  • 10 giugno 1976, 20^ tappa Vigo di Fassa-Terme di Comano (salita da Molina di Fiemme) - vincitore GPM: Celestino Prieto (Spa) - vincitore tappa: Luciano Conati (Ita)
  • 7 giugno 1996, 20^ tappa Marostica-Passo Pordoi (salita da Borgo Valsugana) - vincitore GPM: Mariano Piccoli (Ita) - vincitore tappa: Enrico Zaina (Ita)
  • 3 giugno 1999, 19^ tappa Castelfranco Veneto-Alpe di Pampeago (salita da Borgo Valsugana) - vincitore GPM: Marco Pantani (Ita) - vincitore tappa: Marco Pantani (Ita)
  • 24 maggio 2008, 14^ tappa Verona-Alpe di Pampeago (salita da Borgo Valsugana) - vincitore GPM: Emanuele Sella (Ita) - vincitore tappa: Emanuele Sella (Ita)
  • 25 maggio 2012, 19^ tappa Treviso-Alpe di Pampeago (salita da Borgo Valsugana) - vincitore GPM: Stefano Pirazzi (Ita) - vincitore tappa: Roman Kreuziger (Cec)

Fino al 2007 il Manghen veniva percorso dal versante di Telve dalla Granfondo Campagnolo per cicloamatori (ora Sportful). Dal 2014 tornerà a far parte del percorso.

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La salita da Castelnuovo/Borgo Valsugana

Altimetria Manghen da Telve

Lunghezza: 23,4 km

Dislivello: 1629 m

Pendenza media: 7,0%

Quota di partenza: 418 m slm

Descrizione: La salita dal lato di Borgo Valsugana si può suddividere in tre settori ad impegno crescente: la prima parte intervallata da tratti pedalabili, impegnativi e di recupero fino al km 12, la seconda parte inizialmente molto ripida nell’abitato di Calamento e poi di recupero fino al km 16, la terza parte, la più dura, fino alla vetta. L’ascesa inizia alternativamente a scelta da Corso Vicenza a Borgo Valsugana oppure dalla Piazza Municipio di Castelnuovo. I primi 4 km sono semplici e lineari; prevedono il superamento della rotonda di Telve con innesto nella S.P. 31 fino ad arrivare al bivio di Pagnoca (al termine dell’abitato di Telve), dove svoltando a destra si imbocca la vera e propria strada per il Passo Manghen. Di qui la strada sale per altri 2 km intervallando tratti di media difficoltà a tratti pianeggianti. Superata la condotta forzata al km 6 inizia un tratto molto più impegnativo (pendenze 10-12%) fino alla “Crose” al km 8 (al km 6,6 sulla destra è presente l’Osteria La Casina). Di qui la strada diviene molto facile, quasi pianeggiante, fino al km 10 dove inizia un tratto di salita pedalabile di 2 km (6-8%) fino a Ponte Salton (km 12), dove si entra in Val Calamento. Superato il Ponte Salton inizia uno dei tratti più duri di tutta la salita: sono 600 metri circa al 12-15% fino all’abitato di Calamento, attraversando il quale si incontrano ancora pendenze che richiedono un discreto impegno (10-12%) sino al km 14. Passata la Chiesetta di Calamento si entra in un parte di salita “selvaggia” nel bosco ma molto facile, con pendenze anche inferiori al 5% fino al km 16, lungo la quale si può incontrare il Ristorante Baessa (km 15,4). Una volta giunti al bivio per Val Trighetta (km 17) la strada si restringe ad una corsia ed entrando in Val Solero inizia la parte conclusiva della salita di 6,4 km, con pendenze medie che non scenderanno più sotto il 10% fino allo scollinamento. Si tratta della parte di ascesa più dura ma allo stesso tempo affascinante, tra pascoli, malghe, ruscelli, prati di alta montagna con la vegetazione che diviene sempre più diradata. Gli ultimi 200 metri prima del Passo sono particolarmente impegnativi (pendenze al 15%).

La salita da Molina di Fiemme

Altimetria Manghen da Molina

Lunghezza: 16,4 km

Dislivello: 1229 m

Pendenza media: 7,5%

Quota di partenza: 818 m slm

Descrizione: La salita dal lato di Molina di Fiemme si può suddividere in due settori anch’essi ad impegno crescente: la prima parte molto facile fino al Ponte delle Stue (km 8 di salita pari al km 32 S.P. 31), la seconda parte molto impegnativa fino alla vetta. L’ascesa inizia dal Ponte sul Torrente Avisio nei pressi di Molina di Fiemme, superando il quale dopo alcune centinaia di metri si incontra sulla sinistra l’Acropark di località Piazzol. Di qui inizia una parte di salita di 3 km molto facile, quasi pianeggiante. In seguito la salita rimane molto pedalabile fino al Ponte delle Stue, con pendenze di bassa difficoltà. Superato il Ponte delle Stue inizia la vera e propria ascesa: la strada si restringe ad una corsia e per 5,5 km si snoda con pendenze tra il 9-10% all’interno di un bosco dalla vegetazione molto fitta. A 3km dalla vetta si esce in un ampio spazio verde, “el Campìo de Malga Cadinello”, dove le pendenze rimangono molto severe e il sole mette a dura prova la fatica. Passato il “campìo” si arriva all’ultimo km che con una serpentina di quattro tornanti molto stretti porta fino al Rifugio Manghen (sulla sinistra) e di qui con altri due tornanti fino alla vetta.

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